Harald Szeemann, direttore del
settore Arti Visive della Biennale di
Venezia |
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La prima
edizione del XXI secolo si presenta con questo
tema: Platea dell’umanità -Plateau of Humankind
-Plateau der Menschheit -Plateau de l’humanité.
Harald Szeemann, direttore del settore Arti
Visive, ha scelto il termine platea perché “…
contiene in sé molte accezioni: è piano
sopraelevato, è base e fondamenta, è piattaforma.
La Biennale d’Arti Visive come piattaforma
dell’umanità”.
Così questa 49° Biennale
nasce come un lungo viaggio nell’arte che inizia,
non a caso, con l’utopia sociale di Joseph Beuys
(1968) per poi svilupparsi in un percorso di più
di cento artisti che si snoda tra il Padiglione
Italia ai Giardini, tra gli spazi dell’Arsenale
alle Corderie, tra le Artiglierie alle
Gaggiandre. Non ci sono limiti geografici o
tematici, alle arti visive si aggiungono i
contributi del cinema, della poesia, della musica,
del teatro e della danza, in un enorme progetto di
interazione tra le arti. Venezia, quindi, come
fulcro di un unico grande evento in grado di
catalizzare l’attenzione del mondo artistico
internazionale.
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